Le Domus de Janas diventano Patrimonio UNESCO

Un nuovo motivo per scoprire la Sardegna

Un nuovo, straordinario riconoscimento internazionale porta sotto i riflettori uno dei tesori più affascinanti della Sardegna: le Domus de Janas, il cui nome in lingua sarda significa letteralmente “case delle fate”, sono ufficialmente entrate a far parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Un risultato che riconosce non solo il valore archeologico e simbolico di questi monumenti preistorici scolpiti nella roccia, ma anche il profondo legame che la Sardegna ha con la sua storia più antica. Per chi sceglie di viaggiare sull’isola, questo è un invito a guardare oltre le spiagge da cartolina e lasciarsi guidare lungo itinerari fatti di mistero, spiritualità e bellezza millenaria.

📷 Foto: Marcello Seddaiu / Wikimedia Commons – Domus de janas di Pottu Codinu (CC BY-SA 4.0)

vista delle domus de janas di pottu codinu

Cosa sono le Domus de Janas della Sardegna?

Le Domus de Janas sono tombe scavate nella roccia risalenti al Neolitico e all’Età del Rame. Sparse in tutta la Sardegna, soprattutto nel centro-nord, ne esistono oltre 3.000, alcune delle quali decorate con simboli e incisioni legate al mondo spirituale delle popolazioni prenuragiche.

Si tratta di vere e proprie architetture sotterranee, realizzate con grande maestria, che raccontano storie di culto, riti e connessione con la natura. Il loro nome – “case delle fate” – nasce dalla tradizione popolare: si credeva infatti che fossero abitate da creature magiche, custodi del passato.

Esistono delle somiglianze tra le Domus de Janas e altre strutture ipogee preistoriche del Mediterraneo, come gli ipogei di Malta o le tombe a grotticella della Sicilia e della Spagna.

Dove si trovano?

Le Domus de Janas sono distribuite su tutto il territorio della Sardegna, con una particolare concentrazione nelle zone del centro-nord dell’isola. Questi antichi complessi funerari si trovano prevalentemente in aree collinari e montuose, spesso incastonati in formazioni rocciose facilmente lavorabili come il basalto e il calcare.

I siti più noti e accessibili si trovano nei territori di Alghero, Porto Torres, Bonorva, Castelsardo e Sassari, ma le tombe sono disseminate anche in località meno conosciute e più isolate, come Sedilo, Mamoiada e Villaperuccio.

Questa distribuzione capillare testimonia l’importanza che le popolazioni prenuragiche attribuivano a questi luoghi come spazi sacri e di connessione con il mondo degli antenati. Oggi, molti di questi siti sono visitabili e rappresentano tappe fondamentali per chi desidera scoprire la Sardegna più autentica e ricca di storia.

📷 Foto: TDenau / Wikimedia Commons – Domus de Janas Sedini (CC BY-SA 4.0)

domus de janas Sedini

Oggetti ritrovati nelle Domus de Janas

Le Domus de Janas non sono solo straordinarie opere scavate nella roccia: al loro interno sono stati ritrovati corredi funerari e oggetti che raccontano usi, credenze e abilità delle comunità preistoriche sarde. Gli archeologi hanno rinvenuto ossa umane, spesso disposte con cura rituale, insieme a vasi in ceramica decorati, collane, bracciali e strumenti in ossidiana e oggetti d’uso quotidiano.

Questi reperti, oltre a restituire un’immagine vivida della vita di allora, testimoniano l’idea che la sepoltura non fosse un semplice congedo, ma un vero rito di passaggio: una preparazione al viaggio nell’aldilà. Ogni oggetto aveva probabilmente un significato simbolico, e il loro posizionamento accanto al defunto suggerisce l’esistenza di una visione complessa e spirituale del ciclo della vita.

Janas (fate): tra mito e memoria

Intorno alle Domus de Janas, la fantasia popolare ha costruito nel tempo un ricco universo di leggende e racconti tramandati oralmente. In molte comunità sarde, queste tombe preistoriche sono considerate le dimore delle janas, creature magiche simili a fate o piccole donne misteriose, spesso descritte come tessitrici, custodi di tesori o spiriti benevoli, ma talvolta anche vendicative se disturbate.

Ad esempio, nella zona di Bonorva, si racconta che le janas abitino grotte dove tessono stoffe d’oro, e chi riuscisse a sorprenderle sarebbe stato ricompensato con grande fortuna, ma solo a patto di non rivelare mai il segreto. Queste narrazioni, pur nate secoli dopo la costruzione delle domus, mantengono un legame profondo tra il presente e la memoria più antica dell’isola.

📷 Foto: Mauro Mereu / Wikimedia Commons – Domus de janas di Lotzorai (CC BY-SA 4.0)

domus de Janas lotzorai

Un nuovo motivo per visitare la Sardegna: le domus de janas più belle

Con il riconoscimento dell’UNESCO, alcuni dei complessi più suggestivi delle Domus de Janas sono ora ufficialmente tutelati e valorizzati a livello mondiale. Tra questi:

  • Anghelu Ruju ad Alghero
  • S’Incantu a Putifigari
  • Su Crucifissu Mannu a Porto Torres
  • Sant’Andrea Priu a Bonorva
  • Montessu a Villaperuccio
  • E molti altri, immersi in paesaggi che uniscono archeologia e natura.

Questi siti rappresentano tappe ideali per costruire itinerari culturali nel cuore della Sardegna, lontani dal turismo di massa ma ricchi di emozioni autentiche. Le Domus de Janas in Sardegna però sono tante e diverse, e spesso le più belle o suggestive possono variare a seconda dei gusti personali e delle esperienze di chi le visita: per qualcuno sarà la maestosità di una necropoli famosa, per altri il fascino nascosto di una piccola domus poco conosciuta, immersa nella natura incontaminata.

Ed è proprio in questo contesto che si inserisce la proposta di Ichnusa Lines: accompagnare i viaggiatori verso esperienze autentiche e indimenticabili, capaci di lasciare un segno profondo nel ricordo di chi visita la Sardegna.

📷 Foto: Madpack / Wikimedia Commons – Domus de janas di Oniferi (CC BY-SA 4.0)

domus de janas oniferi sardegna

Viaggiare con Ichnusa Lines: la porta d’accesso a un patrimonio unico

I traghetti Ichnusa Lines collegano ogni giorno la Corsica e la Sardegna, offrendo una rotta ideale non solo per chi cerca mare e relax, ma anche per chi desidera esplorare le radici profonde dell’isola. Approdare a Santa Teresa Gallura, ad esempio, significa trovarsi già a poca distanza da numerosi siti archeologici raggiungibili in auto o con escursioni guidate.

Con la flessibilità degli orari, la comodità dell’imbarco per auto, camper e moto e il fascino di un viaggio via mare, Ichnusa Lines è il modo migliore per dare inizio a un’avventura tra mito e realtà.

Un turismo sostenibile che guarda al futuro

Valorizzare le Domus de Janas significa anche promuovere un turismo più consapevole, attento alla storia e al territorio. Visitare questi luoghi è un’occasione per sostenere le comunità locali, scoprire tradizioni ancora vive e contribuire alla conservazione di un patrimonio unico al mondo.

Se stai programmando il tuo prossimo viaggio in Sardegna, includi nel tuo itinerario una visita a uno di questi straordinari siti: un modo per entrare in contatto con l’anima più antica dell’isola, tra silenzio, pietra e leggenda.

📷 Foto: Mauro Mereu / Wikimedia Commons – Una domus de Janas nella Necropoli Prenuragica di Lotzorai (Og) (CC BY-SA 4.0)